“La proposta progettuale si caratterizza per la semplicità compositiva e per l'originalità della funzione sacra attribuita alla nuova piazza derivante dalla demolizione dell'ambulatorio. In un ambiente urbano di pregio simbolico, fonde natura, architettura e sacralità con una opera sostenibile realizzata con utilizzo di materiali poveri. Una proposta pura che con l'utilizzo di essenze della flora locale racchiude una radura di ghiaia e rocce che compongono una nuova chiesa all'aperto i cui accessi sono costituiti dagli antichi portali lapidei di Santa Croce che riconquistano la loro autentica funzione religiosa, legandosi in modo naturale ai ruderi dell'antica chiesa che diventano il sagrato della nuova chiesa all'aperto. Un’opera concettuale, totalmente priva di volumetria, permeabile, eseguita senza l’uso di cementi o collanti, esclusivamente con materiali semplici e naturali, nel quale però vengono utilizzati alta tecnologia e sistemi di ultima generazione, a suggellare la linea invisibile che collega passato e futuro. Si apprezza altresì l'idea di effettuare il restauro dei portali in sito trasformando l'area di cantiere in un laboratorio di restauro aperto al pubblico”